Libertas Gonars BasketBall

lunedì 11 gennaio 2010

Iniziamo il 2010 col botto: perdiamo il recupero a Pasian di Prato 78-71 e ce ne torniamo a casa con la coda in mezzo alle gambe, soprattutto per il modo in cui ci siamo espressi in campo.

Lasciatemi iniziare con le note positive: un Marco Bertoli come non si era mai visto finora, se non a sprazzi, che si carica tutta la squadra sulle spalle e non ci lascia naufragare a dei passivi ben peggiori, Marco Marcuzzi che esce dalla panchina con il giusto atteggiamento e se ne giova in campo, forse il solo a farlo. E aggiungo un Piasentier a tratti commovente, per come ci ha messo talento, cuore e la voglia, a 38 anni suonati... ;-) Ecco, forse dovremmo prendere tutti esempio da lui.

Ho cominciato a pensare a questo post fin dal fischio finale della partita, poi mentre facevo la doccia e guidavo per tornare a casa.
Ci ho ripensato di notte, provando ad addormentarmi e cercando di trovare un perchè a tutto quello che era successo, ma, forse, non è che si debba per forza spiegare sempre tutto.
Può succedere di giocare male e perdere una partita. Succede ai professionisti, succede a chi pratica anche altri sport. Proprio per questo ho smesso di cercare un perchè, in fondo non serve, basta semplicemente ripartire.

Certo, ripartire come se non fosse successo nulla servirebbe a poco. Prendere consapevolezza che tutti possiamo fare qualcosa di più, beh, questo mi sembra il minimo. E quando dico tutti, mi riferisco proprio a tutti quanti, a chi gioca di più e chi gioca di meno, a chi non gioca proprio...
Non siamo la squadra più forte del nostro campionato, e nemmeno la più scarsa. Però vorrei che chi viene a giocare a casa nostra, o perlomeno che chi ci affronta in generale, abbia la convinzione di dover dare proprio il massimo per batterci.
Non la voglio una squadra che si specchia sul suo talento, vero o presunto.
Non la voglio una squadra che non lotta e che non ci crede veramente.

Chi c'era gli anni scorsi lo ha visto con i propri occhi o l'ha vissuto in prima persona: non saremo stati i migliori, ma abbiam sempre sopperito con la generosità e con il cuore a tutte le nostre lacune, e ci siam tolti anche delle belle soddisfazioni.

Da qui dobbiamo ripartire, dal nostro spogliatoio, ma ancora prima dal nostro atteggiamento: per primi dobbiamo fare noi qualcosa in più, senza guardare le mancanze di chi ci è seduto accanto.

Dobbiamo avere un pizzico di voglia in più e metterci tutti qualcosina per provare a costruire qualcosa di interessante anche quest'anno.
Se è vero che questo è uno sport di squadra, se l'atteggiamento di ognuno sarà migliore tutti quanti ne beneficeremo.

E chi vorra vincere contro Gonars, beh, almeno dovrà sudarsela un po' di più.

Buon 2010!

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